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Campitello, Federico Mazzeschi: “Un gruppo di ragazzi eccezionali”

Campitello, Federico Mazzeschi: “Un gruppo di ragazzi eccezionali”

Un lavoro iniziato lo scorso anno per il gruppo degli Esordienti del Campitello, guidati da Federico Mazzeschi. Il giovane tecnico rossoblù, può annoverare una significativa esperienza da calciatore, coltivando la passione fin da quando era bambino: “Ho giocato ventidue anni al calcio, vivendo appieno le emozioni che sa regalare questo sport”. L’imbattibilità iniziale in campionato, per entrambe le squadre e non solo: “Abbiamo vinto un torneo a Massa Martana ed un altro, nel giorno di Ognissanti che ci consentirà di andare a disputare le finali a Cesenatico, nel mese di maggio del prossimo anno. In questa prima parte di stagione stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto”.

 

Alcune particolarità: “Il gruppo si compone di ventitré elementi, alcuni di questi provenienti anche da fuori città. Siamo partiti il 29 agosto focalizzando l’attenzione su un tipo di calcio caratterizzato da giocate veloci e palla a terra. Al sottoscritto piace vedere una squadra aggressiva, capace di saper far divertire e che detiene qualità tecniche, caratteriali, fisiche ed atletiche. Possiamo dunque suddividere il gruppo in due distinte formazioni che scendono in campo, per consentire a tutti gli effettivi di poter essere impiegati”. Il mister esalta una peculiarità: “Sono dei ragazzi eccezionali, soprattutto perché non ho mai ascoltato una parola fuori posto. Fanno dell’applicazione una dote da rimarcare. Inoltre vanno molto d’accordo, anche fuori dal terreno. Se una squadra gioca, ci sono gli altri compagni a fare il tifo e viceversa. Ad ogni compleanno sono presenti ed anche al sottoscritto piace partecipare, quando è possibile”.

 

I ragazzi, nati nel 2011, si apprestano a calcare i campi ad undici: “Prima di tutto siamo educatori, poi allenatori. Pertanto capita, in alcune circostanze, di ritrovarsi in situazioni delicate. In quel momento occorre essere pronti anche alla battuta, allo scherzo per cercare di sostenere il singolo. In questi frangenti l’aspetto tecnico è secondario poiché per loro puoi diventare un amico, un fratello maggiore o un confidente. In ogni caso un punto di riferimento. Sul campo lavoriamo per migliorare la tecnica, il tocco di palla anche in prospettiva futura”. Ed alla fine arriva la partita: “Una grande emozione vederli giocare. Nei momenti critici riescono a tirare fuori il carattere e reagire. Ho la grande fortuna di contare su uno staff composto da un collaboratore, un maestro della tecnica (una volta a settimana ndr) ed un accompagnatore. Inoltre posso apprendere nozioni importanti da mister Fabio Famoso, poiché sono in stretto contatto con il gruppo degli Allievi. Tutto aiuta enormemente nel raggiungere i risultati auspicati”.